I BISOGNI DELLA PELLE DOPO I 35 ANNI

Diciamo la verità, arriva un momento della vita in cui bisogna iniziare a prendere sul serio l’argomento antiage. Se a vent’anni possiamo permetterci di non struccarci prima di andare a dormire, dedicarci all’abbronzatura selvaggia (anche se i medici lo sconsigliano sempre) e fare le ore piccole senza che il nostro viso subisca ripercussioni, entrate nella decade successiva stanchezza e abitudini ‘scorrette’ iniziano a notarsi. Niente allarmismi: a trent’anni la pelle è ancora giovane e, con una routine mirata, lo rimarrà ancora a lungo. L’importante è sapere di cosa ha bisogno il nostro viso per averne cura al meglio.
L’idratazione è fondamentale: se a vent’anni è uno step trascurato, arrivate ai trenta deve diventare il primo gesto di bellezza. Non solo per un evidente questione estetica (garantisce compattezza e luminosità) ma anche perché una pelle idratata è in grado di difendersi dall’aggressione di agenti esterni come inquinamento e sbalzi di temperatura.
Filtro solare, mai più senza: passati i 30 ci si inizia a pentire dell’abbronzatura ottenuta senza Spf e magari con l’aiuto dell’olio solare (orrore!). Iniziano a notarsi piccole macchie scure causate proprio dal sole: non si può più prescindere da un fattore di protezione adeguato per difendersi da danni ulteriori.
Riparare, riparare, riparare: perché siamo ancora in tempo ad aiutare la pelle a correggere le piccole imperfezioni che hanno iniziato a delinearsi sul viso. Segni d’espressione, melasma, irritazione dovuta a smog e particelle inquinanti: è fondamentale proteggersi simultaneamente dai principali fattori di aggressione.
Focus sullo sguardo: la pelle del contorno occhi è la più sottile e delicata e richiede attenzioni in più. Dato che è la zona del viso che per prima mostra i segni del tempo è fondamentale intervenire in modo preventivo, in modo da evitare caduta di tono e zampe di gallina.